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COLORADO

Introduzione


Quando siamo stati nel SouthWest nel 2014 e di nuovo all'inizio di questo 2020, abbiamo sempre un po' "snobbato" il Colorado. Vuoi perché è uno stato grande e lontano da raggiungere se arrivi -come spesso- dalla California, vuoi perché ci sembrava che, a parte le montagne, non ci fossero parchi eccezionali che valessero davvero la pena. Sapevo già che mi sbagliavo di grosso e dunque quest'estate, complice la pandemia che ci ha costretti ad organizzare vacanze diverse, ed un piano originario che avrebbe previsto anche un giro più ampio in South Dakota e Wyoming (poi cancellato), abbiamo optato `sì, di compiere un lungo road trip verso ovest (che ci ha rivelato finalmente quelle zone degli Stati Uniti di cui avevamo sempre sentito parlare, ma non avevamo mai pensato di visitare: l'Iowa e il Nebraska primi fra tutti, vere scoperte!), ma che ci ha anche permesso di di concentrarci su questo stato meraviglioso e varissimo, che anche grazie alla virtuosa gestione della pandemia e agli spazi aperti, ci ha regalato una vacanza davvero rigenerante: il Colorado.


Nelle due mappe qua sotto vedete le tappe del nostro giro di undici giorni all'interno dello stato. Dopo un viaggio in macchina di tre giorni da Baltimore, siamo arrivati direttamente ad Estes Park per fare base al Rocky Mountain National Park, ma poi come leggerete siamo scesi verso Great Sand Dunes passando da un paio di posti, per far ritorno infine all'area di Denver- Boulder, dove siamo rimasti altri tre giorni prima di tornare a casa. Per mancanza di tempo abbiamo privilegiato la parte orientale dello stato, partendo dal presupposto che la parte meridionale e occidentale fossero simili a quello che avevamo già visto del Southwest. 

Viaggiare durante una pandemia

Come precauzioni principali durante questo viaggio abbiamo scelto di viaggiare in auto con un fornello da campeggio e cibo facilmente cucinabile all'aperto tipo ramen - per evitare il più possibile di fermarci in bar e ristoranti. Gli hotel dove abbiamo dormito lungo la "traversata" erano tutti parte della stessa catena (che ci rassicurava quanto a misure prese, per esempio, come la disinfestazione totale delle stanze 24 ore prima dell'installazione di ogni ospite nuovo, colazione in sacchetti "grab and go" etc...) e con kitchenette, per cui abbiamo sempre cenato in camera. In Colorado abbiamo prenotato un cabin con cucina e grill completamente autosufficiente e prediletto quasi sempre picnic all'aperto. Portatevi tante salviette disinfettanti e nelle stazioni di servizio entrate solo per usare i servizi. Si può fare!

Il giro che abbiamo fatto, visto all'interno dello stato del Colorado.

L'ingrandimento sul loop.

ROCKY MOUNTAIN NATIONAL PARK

La grande ragione per cui la maggior parte delle persone va a Estes Park è sicuramente per vedere il Rocky Mountain National Park (RMNP), il secondo parco più visitato degli Stati Uniti ed indubbiamente un'area meravigliosa sia da punto di vista naturalistico che escursionistico. In questa strana estate 2020 l'accesso al parco era limitato a chi riusciva a procurarsi un pass di ingresso a tempo (cosa quasi impossibile, vista l'enorme popolarità del parco) quindi a noi non è rimasto che svegliarci presto la mattina per poter entrare prima dell'apertura ufficiale, alle 6 am, per fare due delle tre gite che avevamo in programma - per la terza siamo riusciti a procurarci il pass - oppure entrare dopo le 17 per goderci gli animali al tramonto. I due visitor centers e entrate principali in auto del RMNP da Estes Park sono Fall River (sulla strada dove c'era il nostro cabin) e Beaver Meadow, entrambi a pochi minuti di macchina dal paese. 

Le cose principali che si possono fare all'interno del parco sono un bellissimo giro in auto panoramico (se avete poco tempo) a rimirare la natura, oppure una serie di gite e trekking meravigliosi (se avete almeno un paio di giorni), che davvero meritano tantissimo se siete appassionati di montagna.


LA TRAIL RIDGE ROAD


Una volta entrati nel parco in auto da entrambi gli ingressi, si può imboccare la famosa scenic drive Trail Ridge Road, -la strada asfaltata più alta dei National Park degli US- e godersi la vista su tutte le cime... la strada in realtà fa un loop tutto intorno alle montagne fino all'entrata del parco di Grand Lake (che è anche un grazioso paese) ad ovest. Noi non l'abbiamo fatta tutta perché ci si impiega più di un'ora, ma se avete tempo credo che valga decisamente la pena. Ci sono parecchi punti dove ci si può fermare e scorgere gli alci o i wapiti abbeverarsi negli stagni, o contemplare le bellissime praterie ai piedi delle montagne, ma la parte migliore del percorso in macchina è sicuramente più in alto. Io purtroppo sono dovuta fermarmi ad un parcheggio (con vista lo stesso magnifica) un po' più giù dell'Alpine Visitor Center, che si trova poco sotto il summit della strada, a 3,700 m, per paura dei precipizi che costeggiano alcuni punti del percorso, ma se ce la fate il panorama è mozzafiato!


LE HIKES


Le gite e i trekking che si possono fare all'interno del RMNP sono praticamente infiniti, dal momento che questo parco è l'insieme di diverse valli e montagne. Su questa pagina potete vedere le pi`ù famose. Quelle che descrivo qua di seguito sono quelle che siamo riusciti a fare noi in quattro giorni. Tenete assolutamente conto dell'altitudine e non fate tutto il primo giorno: Estes park si trova già a 2,300 m e qualsiasi gita (soprattutto quelle popolari) parte almeno da 2,800 e vanno in sù. Prima di poter scarpinare in scioltezza lungo i sentieri, prendetevi un giorno per abituarvi all'altezza e considerate anche le temperature, soprattutto al mattino presto! Noi abbiamo deciso di concentraci sulle gite della zona di Bear Lake, che è quella più famosa, nonché la più battuta. Da questo parcheggio, che si riempie completamente già prima delle sei di mattina (ma c'è anche uno shuttle bus che ci arriva), partono molti sentieri diretti soprattutto a laghi. Ecco quelli che abbiamo fatto noi:


  • Dream Lake, Nymph Lake, Emerald Lake e Lake Hayaha il primo giorno (circa 7 miglia), che ha una partenza decisamente facile (fino a Dream Lake e Nymph Lake) e si fa un po' più ripido verso Emerald Lake. Per andare al bellissimo Lake Hayaha bisogna tornare indietro un pezzo e poi salire molto fino ad un pendio abbastanza scosceso e bellissimo, per poi ritrovarsi in una bellissima pietraia ai piedi del ghiacciaio. Partendo molto presto siamo riusciti ad arrivarci per fare un bel pic nic alle 11.
  • Alberta Falls, The Loch e Sky Pond le abbiamo fatte invece il terzo giorno, ed è stata la gita più impegnativa, ma bellissima! Si parte in discesa dal Bear Lake parking (ma si può anche parcheggiare a quello prima, il Glacier Gorge) per arrivare in meno di un'ora alle cascate, meno scenografiche di quello che mi aspettavo ma lo stesso belle. Poi si prosegue per un altro paio di ore fino al bellissimo The Loch -dove io e le ragazze ci siamo fermate- e da li' avventurarsi fino a Lake of Glass e la famosa Sky Pond (a 3,300 m), che però comportano anche un pezzo in arrampica lungo una cascata! Luigi dice che ne è valsa assolutamente la pena. Il giro totale sono quasi 11 miglia, noi ci siamo fermate a 9.


Il secondo giorno, per darci un po' di riposo, abbiamo fatto due piccole gite da Estes Park, la prima a Oldman Mountain, che parte da qui ed in poco tempo arriva in cima ad una montagnetta roccioso con una bellissima vista di Estes. La seconda, dentro il parco RMNP (per cui eravamo riusciti a trovare un pass a tempo) al famoso Gem Lake, che parte da qua e che in poco più di un'ora attraverso un bellissimo sentiero raggiunge un laghetto fatato, circondato da rocce rosse.


Per altri suggerimenti ed una guida dettagliata a tutte le gite visitate il sito di questa famiglia giramondo, che è fatto benissimo e anche pieno di foto stupende!


Estes Park

Breckenridge e Salida

Breckenridge e Salida

Abbiamo scelto Estes Park come "base" perché è una nota e organizzata località turistica, con molte strutture e case in affitto, e poi perché è praticamente la porta d'accesso principale per il Rocky Mountain National Park. Ci si arriva comodamente da Denver/Boulder in meno di un'ora e nonostante la cittadina non sia particolarmente interessante dal punto di vista storico o culturale, è abbastanza carina da  frequentare piacevolmente per qualche giorno. Noi abbiamo preso un cabin molto confortevole nell'ameno Streamside on fall River che si trova in una zona tranquilla a 2 minuti in macchina dal paese, dove ci sono molte strutture simili (tra l'altro sulla strada per una delle entrate del parco). Avevamo una stanza da letto e un soggiorno con divano letto e camino a gas, una cucina molto accessoriata e un bellissimo deck con griglia a gas che si affacciava su un prato dove abbiamo visto molti animali. Pare che gli orsi vengano spesso a fare visita di notte... 

A Estes abbiamo mangiato solo in un ristorante: Big Horn (mediocre), ma ci sono diversi supermercati di livello abbastanza alto da togliersi praticamente ogni sfizio.

Una delle attrazioni del paese (a parte le gite in montagna) è il famoso Stanley, un hotel storico dove pare Stephen King avesse avuto l'ispirazione per scrivere The Shining dopo averci soggiornato. Si può entrare gratis e prendere anche un aperitivo nel piacevole portico.

La via principale (Elkhorn Ave) ha molti negozietti, alcuni decisamente turistici, altri più caratteristici, ed una bella passeggiata lungo il fiume che si imbocca dall'Historic Park Theatre e che raggiunge il Lake Estes. Per tutte le attività da fare a Estes Park, escluso il Rocky Mountain National Park, consultate l'ottimo sito di Earthtrekker.

Breckenridge e Salida

Breckenridge e Salida

Breckenridge e Salida

Eravamo indecisi se fare questa tappa più "cittadina" in Colorado mentre scendevamo verso Great Sand Dunes, e, una volta scelto di passare da almeno uno dei famosi ski resort del Colorado abbiamo optato per Breckenridge (al posto di Vail per esempio), perchè un po' più storica. La strada tra l'altro da Estes Park è bellissima, la famosa Peak-to-Peak Scenic Byway, e costeggia il lato ovest del Front range delle montagne rocciose (dove per esempio c'è il Longs Peak, la cima più alta), passando anche da paesini molto pittoreschi come Nederland e la curiosissima Central City (una volta una delle cittadine minerarie più grosse degli USA). Vi consiglio poi di fare una deviazione di una mezz'ora dalla I70 per fare il Loveland Pass verso l'Arapahoe Basin e Keystone, che in pochi minuti raggiunge i 3,600 m con delle viste a 360 gradi. Arrivati a Breckenridge ("Breck" per gli amici ;-) non c'`è molto da fare se non godersi la super carina mainstreet e fermarsi ad uno dei tanti ristoranti o negozi. Siamo anche andati a fare alla stazione sciistica poco lontana dal paese, un mountain rollercoaster.

Un'altra strada panoramica assolutamente da fare è quella che collega Breck a Buena Vista (la 9 e poi 285), tutta sopra i 3000 metri e che passa da un bell'altopiano e il paesino storico famoso per la Gold Rush di FairPlay (la South Park del cartone). Ultima tappa di questo percorso è Salida, a noi sconosciuta prima di decidere di fermarci lì prima di Great Sand Dunes e che invece è stata una bellissima scoperta! È infatti un posto di vacanza molto ambito ultimamente, per la posizione ottimale in una valle lungo l'Arkansas river -uno dei fiumi, insieme al Colorado, più gettonati per il rafting - e le montagne. Essendo anche questa una cittadina storica dei tempi delle miniere, ha conservato quel fascino un po' di frontiera ed è da qualche anno anche centro di gallerie d'arte e negozi super cool. A noi è piaciuta veramente molto, peccato esserci stati solo una sera.


Great Sand Dunes

Breckenridge e Salida

Great Sand Dunes

Il parco nazionale di Great Sand Dunes non è molto battuto dai giri classici, per la lontananza dai parchi famosi del Southwest, ma anche da Denver (da cui dista quasi quattro ore) e praticamente da ogni altra città. Eppure è un posto veramente magico, che unisce veramente il deserto alla montagna, passando da mille gradazioni di beige, verde, marrone e anche nero, in un ambiente dall'aria rarefatta (siamo comunque a 2,500m) quasi lunare.

Noi ci siamo arrivati da Salida (un'ora e mezza più a nord) ed è stato bellissima intravedere questa gigantesca duna di sabbia già da miglia di distanza. Appena prima dell'ingresso del parco c'è l'unico posto dove si possono affittare le slitte o il sand board per surfare sulla sabbia, di solito sempre con code di gente per la popolarità di questo sport unico ed estremo. Ci siamo cascati anche noi e dopo aver affittato tutta l'attrezzatura ci siamo pentiti, perchè è faticosissimo andare su e giù per queste dune e ancora di più scendere senza rotolare. Dal parcheggio principale subito dopo il Visitor Center parte il percorso per la duna "alta", che è molto più lungo di quello che sembra. Munitevi di tantissima acqua e di molta pazienza, perchè salire sulla sabbia è la cosa più sfiancante che abbia fatto in tutta la mia vita, tanto da non riuscire neanche ad arrivare in cima nonostante la temperatura non fosse neanche così alta e il vento lì picchia quasi sempre, da quello che abbiamo sentito. La vista è comunque incredibile e le opportunità per scattare foto meravigliose non mancano... In tutto noi siamo stati 4 ore scarse, quindi è un parco fattibilissimo in giornata, a meno di volersi fermare nel campeggio, che sembra in effetti molto carino.

Per tutte le altre cose da fare a Great Sand Dunes vi riporto al blog del mio amico Tim, molto fornito come sempre!

Boulder, Denver e vicinanze

Quando si parla di Denver o Boulder si pensa a due posti completamente distinti, ma in realtà l'una è un po' il proseguimento dell'altra, giacché distano fra loro solo mezz'ora -ma mantenendo lo stesso due anime molto diverse. 


Denver è la capitale, la grande città moderna e "spalmata" che assomiglia a molte città degli Stati Uniti della stessa grandezza, Boulder è invece il "distaccamento" piccolo e più carino lungo l'omonimo fiume, proprio alle pendici delle montagne, un gioiellino sia come paese che come atmosfera. Sarà per via che è sede dell'University of Colorado e che l'età della popolazione in media credo sia 25 anni, e che è il punto di partenza di tantissime gite che si possono fare lungo il "Front Range" delle Rocky Mountains -anche per questo è un po' la capitale dell'outdoor e lo noterete dalla forma smagliante dei suoi residenti passeggiando ovunque per la città - ma è difficile che non ne rimaniate un po' affascinati.  Abbiamo dunque scelto di fare base a Boulder (in questo hotel), vista anche la scelta di accommodation per tutte le tasche (vista l'università appunto) e perché vicina ad una altro paesino molto carino da "Far West", Golden, dove avevamo deciso di visitare degli amici. Entrambe Boulder e Golden si trovano a mezz'ora dal centro di Denver (con l'autostrada) lungo la North Table Mountain Mesa, fra praterie e formazioni rocciose che in certo tratti sono proprio rosse che fanno quest'aera davvero unica. Boulder ha un centro davvero carino, con una bella via principale, Pearl Street, piena di negozietti glamour e ristoranti per tutti i gusti. Noi abbiamo mangiato falafel super buoni qui e la sera delle ottime tapas al BarTaco. Da Pearl street  si può poi passeggiare verso il parco lungo il Boulder creek, dove di solito gli studenti fanno tubing, e arrivare volendo fino al grandissimo campus della UC (University of Colorado). La zona residenziale a ovest del campus è molto bella, e ci passerete se volete fare qualche camminata verso le famose montagne di Boulder, i Flatirons. Noi abbiamo parcheggiato allo storico Chautaqua Park, da dove già si ha una vista strepitosa di queste "fette di roccia". Da lì partono molti sentieri che vi consiglio di percorrere anche solo per un'oretta, ce ne sono per tutti gusti. 


Coi nostri amici un giorno siamo poi andati a fare kayak nella bellissima Gross Reservoir, il bacino d'acqua che abbevera tutta la zona, e che è più o meno a metà strada fra Boulder e Golden, e anche vicina alla super hippie Nederland.

A quarantacinque minuti a sud di Boulder c'è invece il famoso e suggestivo Red Rocks Amphitheatre che si può visitare insieme al piccolo museo che racconta la storia di questo famoso palcoscenico e di tutte le stelle del rock che si sono lì esibite e subito sotto la graziosa cittadina storica di Morrison, dove ci siamo fermati a pranzo e che ha un paio di negozi carini. A mezz'ora pi`¨ù a sud (tra l'altro passando vicino la tristemente famosa Columbine High School) c'è infine il bellissimo Roxborough State Park, che noi abbiamo visitato quasi al tramonto praticamente da soli. Ci sono un paio di sentieri facili a loop lungo queste fette di roccia rossa che si ergono in mezzo ai prati e vi consiglio davvero di fermarvi un paio di ore in questo posto magico.


Alla fine abbiamo visitato il centro di Denver solo un giorno, e devo dire che non mi è rimasta molto impressa. Bella la vecchia Union Station nell'area LoDo ed il quartiere dei locali intorno a Larimer Square. Da visitare anche il piuttosto famoso Denver Art Museum (in un bel palazzo avvenieristico) ed il Museum of Contemporary Art. Lo Zoo è anche uno dei pi`¨ù vecchi d'America ed in generale credo che si possano trovare molti luoghi iconici di questa città che per almeno un secolo ha rappresentato la porta principale del selvaggio ovest. 


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